La storia dell’uomo, in ogni tempo, non è che il racconto vero di fatti, lieti e dolorosi, che accompagnarono la sua esistenza, in ogni paese della Terra. Dalle esperienze comuni nacquero la tradizione, il costume, le premesse per un futuro migliore, la cultura in generale. Una cultura diversa per ogni paese, perché differente fu il costume delle popolazioni: la vita che si svolge tra i ghiacci dell’Antartide non è la stessa che trascorre nelle foreste equatoriali o nel deserto inospitale. La cultura primierotta deve far parte del nostro costume, raccogliere le tradizioni della nostra Valle ed il nostro sistema di vita tra le montagne non può essere diverso, a meno che, taluno, rinunciando al passato, rinneghi la tradizione, il costume, le esperienze dei padri per seguire un sistema di vita che non è il nostro, ma di altri paesi, di altri Stati, pur tenendo presente che la nostra ricerca storica è specifica, ma nella consapevolezza delle vicende di altri popoli. È conosciuto: stiamo attraversando un momento particolarmente delicato della nostra vicenda umana. Una sudditanza di idee altrui che vorrebbero imporci una vita diversa, un benessere non usato correttamente, sono fattori che contribuiscono a sviare le menti, a posporre interessi e cultura locali per altri motivi, né ricercati, né attesi e che tendono ad allontanare il nostro passato, che mirano a far dimenticare l’opera dei nostri antenati. Ma chi rinuncia alla cultura, alla storia locale per avvicinare altri costumi non consoni alla nostra natura, s’avvia a togliere le radici che alimentarono la nostra tradizione, il nostro costume e presto diverrà orfano, corpo amorfo in balia del vuoto storico, burattino trainato da fili stranieri. Scopo e fini del Centro Studi Storici sono: lo studio della storia del nostro paese, dai primi documenti noti, fino ai tempi moderni, nella ricerca della verità; far conoscere, attraverso pubblicazioni, relazioni, conversazioni, questa nostra storia con obiettività; esaltare il nostro costume valligiano, le nostre secolari tradizioni e far conoscere tutto ciò ai più giovani. E tutto questo allo scopo e fine ulteriori di migliorare noi medesimi e gli altri che ci seguiranno.
Primiero, aprile 1987
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