Ghiacciaio Presena
- festa della fratellanza -
La Festa della Fratellanza sulla Presena è stata ideata e voluta da Emilio Serra da Vermiglio (TN). In queste immagini sono presenti il primo Presidente dei Recuperanti Sig. Bortolo Svaizer, e il secondo Presidente Ilario Simion.
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L’edizione 2005
da Vita Trentina del 4 settembre 2005 pag.31
Un messaggio di pace d’amicizia e di solidarietà tra due popoli un tempo nemici fra loro. È questa la “Festa della fratellanza” o “Fest der Vereinigung”, tradizionale appuntamento dell’estate vermigliana, giunta quest’anno alla ventottesima edizione ed organizzata al passo Paradiso domenica 28 agosto.
Curata dal Museo della Guerra Bianca di Vermiglio, di proprietà di Achille Serra, l’iniziativa ha visto anche la collaborazione di realtà come la Regione Autonoma Trentino Alto Adige, il Consiglio della Provincia autonoma di Trento, il Comune ed il gruppo alpini del paese. Molte le autorità presenti, con la partecipazione di delegazioni di Land-Standschützen del Tirolo, della compagnia Schützen della val di Sole, di gruppi alpini e volontari della val di Sole e val Canonica, ma anche di un pubblico numeroso composto dalle persone che hanno voluto pregare per i caduti della “Grande Guerra”. La 
messa è stata celebrata dal cappellano militare, padre Giorgio Valentini, che ha rimarcato la necessità di credere sempre nella pace; il tutto in luoghi che furono testimoni di battaglie e scontri tra italiani ed austriaci nel periodo della prima guerra mondiale e che oggi vedono questi due popoli pregare, insieme, per coloro che hanno sacrificato la vita durante il conflitto, ma anche per un futuro sereno, fatto appunto di fratellanza.
L’iniziativa, nata per idea de sergente guastatore e recuperante Emilio Serra, dopo la sua scomparsa avvenuta nel 1998 e curata dal figlio Achille che mantiene integri i valori su cui si è basata fin dall’inizio.
Quest’anno, un’ulteriore conferma dell’importanza di instaurare un rapporto di collaborazione e d’amicizia tra italiani ed austriaci si è avuta a Pejo, in occasione del primo anniversario dal ritrovamento dei tre Kaiserschützen che ora riposano nel piccolo cimitero di San Rocco.
Lara Zavatteri
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