Siamo nel marzo 1824, l’Europa è colpita dalle guerre napoleoniche e da soli 4 anni è stato ucciso l’eroe delle insorgenze tirolesi, Andreas Hofer, che guidò gli Schützen a clamorose vittorie sugli eserciti francesi. Vittorie grazie all’abilità dei suoi tiratori che anche nel Primiero s’erano distinti per forza e coraggio.
Sull’onda degli eventi recenti, giovandosi della tradizione ingegneristica Primierotta che ha concepito il genio di Luigi Negrelli, si progettò un nuovo
Casino di Bersaglio nel Primiero per soddisfare la richiesta crescente. Si scelse il borgo di Fiera, “centro” della valle, nella zona che oggi va dal ponte per Tonadico al Parco Vallombrosa.
Dalle mappe osserviamo che già c’era una costruzione precedente davanti a Piazza dei Stand (del Bersaglio, appunto) ma per ampliarlo è stato pianificato un coinvolgimento di terreni di privati e un consistente potenziamento degli argini del Torrente Cismon.
Dove si troverebbe oggi il Casino di Bersaglio |
Nella tavola a sinistra è illustrato il «Piano
di situazione dell’attuale via Casino distrettuale di bersaglio in Primiero colle nuove adattazioni da praticarsi, onde renderlo atto ai tiri Provinciali, e distrettuali».
Il bersaglio posto al pian terreno è meno distante rispetto a quello del primo piano (meno della metà), ma l’edificio è più esteso verso nord. L’unità di misura è il “vargo”. Potrebbe essere un’unità di misura locale, tipo le “pertiche” usate in Lombardia o una italianizzazione azzardata delle britanniche Yards (iarde) che corrispondono a 91,6 cm l’una. Secondo questa ipotesi dubitabile i bersagli disterebbero rispettivamente di 283,96 e 137,4 metri. Prima della riforma di Maria Teresa era il “Tiroler Klafter” la misura usata in Tirolo. Corrispondeva a 2,004 metri (6 piedi). Il grande Bozner Klafter era 2.686 metri (8 piedi).
Al pian terreno c’erano più entrate e la scalinata sulla sinistra per accdere al piano superiore. Un corridoio divisorio separava l’atrio dalle postazioni di tiro. |
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Primo piano Nella parte sinistra della tavola c’è il progetto riguardante il primo piano dell’edificio, da dove sarebbero partiti i colpi verso Nord-Est in direzione di un bersaglio posto lungo il monte. È mostrato quanto il bersaglio fosse progettato a lunga distanza Sono interessati alcuni possedimenti di Cristoforo Kinspergher, Luigi Gilli e Giovanni Turra. |
Un secondo progetto non è dissimile dal precedente se non nella pianta interna dell’edificio, cercando in questo caso di mantenere ciò che rimaneva dello stabile precedente.
Pianta vecchia
Nel documento è ovviamente indicata la scala di misura |
Pianta nuova
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In quest’altro progetto, su medesima pianta del precedente, si nota l’argine da costruire a riparo del Torrente Cismon, segnato con la lettera (D) “Pianta del Riparo che vanno facendo il Consorzio [?] del Borgo di Fiera di Primiero”. In basso a sinistra le case adiacenti nel Borgo di Fiera, sulla sinistra la scala di misura.
La pianta del piano terreno (A) non presenta corridoi che separano le tre postazioni di tiro. Nella nota viene definita “Pianta a pian Terreno del nuovo Stand che medita di ricostruire”. La scalinata in questa versione è sulla destra.
Con le lettere (B) e (C) vengono disegnate le due facciate del nuovo edificio, rispettivamete lato Nord con le tre “partenze” dei tiri e lato Sud che si affaccia al Piazzale degli Stand.
Nel documento originale vengono definite rispettivamente (B) “Spacato ossia Profilo della parte verso Settentrione” e (C) “Prospettiva dello Stand verso mezzogiorno”.
Nella foto sopra il progetto in particolare sul potenziamento dell’argine lungo il Cismon. Testualmente: «Piano
di situazione dimostrante
la rettificazione e prolungazione
del nuovo tiro di Bersaglio
in Primiero».
In basso la firma dell’architetto e più a destra è localizzato il “Borgo di Fiera” da dove sarebbero iniziati i lavori.
Originale presso l’Archivio di Stato di Trento
Si ringrazia Mario Moser per l’invio della copia
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