Il 1809 fu un anno tormentato per l’Europa. Nel 1806 il Sacro Romano Impero si sgretolò sotto la pressione delle campagne militari di Napoleone Bonaparte. Francesco I creò l’Impero d’Austria e fino alla disfatta di Napoleone nel 1815 furono anni aspri di guerre, il cui esercito regolare non sempre riusciva a contenere la furia francese. Anni prima la Francia aveva occupato definitivamente l’ex Repubblica di Venezia conquistarono quella che verrà chiamata Repubblica Cisalpina prima, Repubblica Italiana in seguito e Regno d’Italia nel 1805 fino al 1814.
Nel 1809 il Tirolo era da un triennio in mano bavarese (protettorato della Francia) ma i tirolesi, in seguito a una serie di riforme sgradite, si organizarono in sollevazioni popolari e rivolte di resistenza contro gli invasori. Alle Compagnie di Difensori (Schützen) che tentarono, vittoriosamente o meno, di resistere alle truppe franco-bavaresi parteciparono elementi del Clero e cittadini, anziani donne e bambini. Tra queste Compagnie spontanee ce ne furono quattro anche nel Primiero, valle che nel 1809 venne annessa al Regno italico, Dipartimento del Piave. La rivolta fu vittoriosa e nel 1810 da Vienna venne inviato un Attestato della Fedeltà delle genti di Primiero ai fatti d’Arme del 1809 “concepito nei termini li più comoventi e lusinghieri” sottolineando il “singolar valore” della Comunità di Primiero.
Per nome dell’Imperatore il documento venne redatto dal Barone Josef von Hormayr e notificato da Angelo Michele Negrelli, deputato giurisdizionale di Primiero nonché padre dell’insorgente Giuseppina e del celebre Ingegner Luigi.
In seguito, il documento originale e il testo trascritto. Se ci sono degli errori di trascrizione non esitate a segnalarcelo.
Originale presso l’Archivio di Stato di Trento
Si ringrazia Mario Moser per l’invio della copia
Versione dal tedesco
Attestazione
Le brave Comunità della Giurisdizione di Primiero Confinaria per la sua località e viste Militari posto della massima importanza, si distinsero gloriosamente già nelle antecedenti epoche belliche mediante il loro premuroso Amor patriottico, vivo attaccamento al nostro Clementissimo Monarca, e singolar valore.
Appunto queste Magnanime Comunità gareggiarono anche nella presente grandiosa e sacra pugna con isforzi portentosi tendenti a promuovere la giusta Causa.
Si unirono istantemente in Massa, animarono col loro valoroso esempio le vicine Comunità della Valsugana e con forze unite andarono coraggiose ad affrontar l’Inimico oltre i Confini fino a Bassano ove appunto il pericolo era maggiore.
Si meritarono con ciò il segnalato (?) premio di essere felicitate da sua altezza Imperiale l’Amatissimo Arciduca Giovanni istesso, mediante un attestato di ringraziamento concepito nei termini li più comoventi e lusinghieri.
Esse hanno erretto quattro Compagnie di Cacciatori che mantennero a proprie spese fino dalla loro errezione, avendole persino provvedute da se stesse di Munizioni acquistate a carissimo prezzo, dandovi inoltre ogni premura per providerle di ciò che occorevale.
Ne ancor contente di tutto ciò, benché una tale impresa fosse accompagnata da spese esorbitanti, vollero estendere le loro patriottiche premure anche pel mantenimento di quelle famiglie, le quali mediante l’attual servizio, che prestarono alla Patria i loro Capi, restavano prive dell’unico loro sostentamento, ed esposte alla massima indigenza.
Esse presentarono sul Campo di Battaglia così valorose ed intrepide Compagnie, che non solo respinsero i replicati attacchi del Nemico, ma fecero persino tre sortite felici nella confinante Italia.
Esse queste brave Comunità di Primiero si resero effettivamente meritevoli della grazia Sovrana in grado superlativo, ei (?) avendo io il contento di munirle su di ciò del presente pubblico attestato, non posso nel tempo stesso nascondere il desiderio che nutro, che da canto della Giurisdizione medesima mi si voglia indicare il modo e la mianera con cui desidera di essere da Sua Maestà premiata anche con qualche particolare privilegio di Grazia, per aver il grato incontro di poter cooperare a tutta possa al meritato conseguimento delle di lei giuste ricerche.Bressanone li 30 Giugno 1809
LS. Di Sua Imp. Reg.ª Apost.ª Maestà Consigliere Attuale di Legazione, Direttore dell’Archivio Segreto di Stato e di Famiglia Cavaliere dell’Ordine di Leopoldo, ed intendente nel Tirolo.
Giuseppe Barone de HormayrColazionata coll’originale esistente in Deputazione l’infrascitto certifica che col medesimo perfettamente concorda
Angelo Michele Negrelli Depu.
Da Conto del Giudizio Patrimoniale di Primiero si assicura che l’antescritto è veramente Deputato Giurisdizionale di qui e ch’essendo soggetto degno di tutta fede è anche sicura l’uniformità di questa Copia col suo originale.
Dal Pretorio di Primiero li 20 9mbre 1809
LS Vincenzo Scopoli Vicario.
Concorda col suo originale
Dall’ufficio Municipale di Fiera li 27 9bre 1814Longo Giacomo Podestà
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