da L’Adige del 20 aprile 2010, pag. 41
VALSUGANA - È giunta notizia in Valsugana da parte della figlia Gabriella, che nella giornata di domenica, è morto in ospedale a Vienna, all’età di 87 anni, il Maggiore dei Kaiserschützen Georg Eineder, personaggio molto noto anche in Trentino, in particolare in Valsugana, dove era sempre presente alle maggiori iniziative per onorare i Caduti della Prima Guerra Mondiale come sull’altopiano delle Vezzene presso il cippo di Malga Marcai, e a tante altre manifestazioni di carattere patriottico nei principali centri della valle.
Eineder fu anche il principale promotore della ricostruzione della chiesetta di Santa Zita sull’altopiano delle Vezzene, inaugurata nell’agosto 2008. L’alto graduato abitava a Vienna, ma fino a quando la salute glielo ha permesso, veniva in Valsugana. Fino a qualche anno fa trascorreva il periodo estivo a Borgo, paese di origine della madre signora Ceschi. I funerali si svolgeranno a Vienna presso quel cimitero, dove già riposa anche la moglie deceduta alcuni anni fa.
M. P.
da Il Trentino del 20 aprile 2010, pag. 31
TRENTO. All’età di 90 anni è scomparso Georg Eineder. Era ufficiale dell’esercito austriaco durante ala seconda guerra. Un culture di storia bellica in Valsugana. Aveva stretto rapporti di amicizia con le associazioni di settore in Valsugana con particolare riferimento a Borgo, dove da anni risiedeva anche se saltuariamente. Aveva anche collaborato all’allestimento del locale Museo sulla Grande Guerra in Valsugana. Era colonnello in pensione e presidente dei Kaiserschützen del 1° Rgt a Vienna. Aveva amici a Borgo ma anche in Valle dei Mocheni e in particolare con il Gruppo Ana di Fierozzo. Era stato promotore delle prime manifestazioni di fratellanza tra Kaiserschützen e alpini. Lo si ricorda per essere stato promotore della realizzazione della chiesetta dl Santa Zita in Vezzena, presa in mano dall’Ana di Trento e portata a termine due anni fa. Per questo aveva consegnato a molte penne nere in congedo la «Croce nera» un riconoscimento austriaco per quanti hanno lavorato per la pace e la fratellanza tra i popoli.
Analogo discorso vale per le celebrazioni degli alpini di Fierozzo alla «FeldKapelle» in Valcava, luogo di fronte bellico durante la Grande Guerra. Negli ultimi mesi la sua salute non gli permetteva più di risiedere a Borgo e viveva a Vienna, dove si è spento l’altro giorno e dove sarà sepolto. (r. g.)
(3 giugno 2010) - A rettifica degli articoli precedenti, ci fanno sapere che il sig. Eineder è stato seppellito proprio a Borgo. Durante il funerale, seguito da buona parte della popolazione, dagli Alpini e da autorità, erano presenti il Coro Parrocchiale di Borgo Valsugana che ha cantato durante la cerimonia e il il Coro Valsella che ha proposto due brani durante la comunione.
da Fanti Vicentini del giugno 2010
di Gianni Belò
Un profondo senso di mestizia
ha destato sull’Altopiano di
Asiago e nel vicentino la notizia
della scomparsa, qualche giorno
fa in Vienna, di Georg Eineder nato
a Merano nel 1923; fra un mese
avrebbe compiuto gli 87 anni.
Molti sono gli altopianesi ed i vicentini
che sono venuti in contatto con
questa distinta e nobilissima figura
di “austriaco” spesso visto alle nostre
cerimonie commemorative in uniforme
storica dei Kaiserschützen.
Dall’Ortigara al Cimone, dal Grappa
al Col Moschin, molte volte presente,
ma era sull’Altopiano di Asiago che
Georg curava maggiormente le sue
ricerche storiche e si spendeva nel
recupero di alcuni siti “austroungarici”
e nella conservazione della memoria
dei tanti Caduti imperiali qui
sepolti.
Il suo amore per l’Altopiano di
Asiago l’aveva ereditato dal padre,
comandante dell’11ª Compagnia del
3° Battaglione del 17° Reggimento
di fanteria “Kronprinz” combattente
in zona Monte Chiesa – Ortigara
(contro i nostri reparti alpini) nella
Grande Guerra. Anche Georg parteciperà
alla seconda guerra mondiale
quale ufficiale delle trasmissioni e si
farà la campagna di Russia.
Dopo gli anni dedicati al lavoro,
alla famiglia, una volta raggiunta
l’età “pensionabile”, Georg passa
parte del suo tempo in quel di Borgo
Valsugana, dove risiedeva il nonno
materno – conte Antonio Ceschi di
Santa Croce, di casato nobile accreditato
alla Corte Imperiale di Francesco
Giuseppe. Da qui si dedica anima,
cuore, intelletto ad un paziente
lavoro di ricucitura dei rapporti fra
italiani ed austriaci; collabora con la
Croce Nera d’Austria e con Onorcaduti
di Roma alla cura dei vari Cimiteri
militari austriaci sparsi in Italia,
collabora con l’Associazione Musei
all’aperto del Grappa nel recupero
di siti storici, vero operatore di pace.
Ben ha fatto il Console Generale
d’Austria, dott.ssa Maria Kunz, a
conferirgli la medaglia d’oro al merito
della Repubblica d’Austria proprio
in Municipio a Borgo.
Anche dal suo impegno molte sono
le iniziative nate, portate avanti e la
gran parte portate a termine: La chiesetta
del M. Forno, la sistemazione
dei cimiteri mil. austroungarici del
Mosciagh e di Val Galmarara, ancora
il recupero del cimiterino au. di
Passo di Val Caldiera; infine ha visto
realizzarsi il suo sogno (me ne parlava
20 anni fa tanto che effettuammo
anche un sopralluogo): la ricostruzione
della Chiesetta di Santa Zita al
Passo Vezzena. Commovente la sua
presenza alla cerimonia di inaugurazione
nel 2008: ha voluto esserci, pur
in carrozzina e con l’ausilio dell’ossigeno,
assistito dalla figlia.
Molti fanti vicentini, e non solo, lo
ricorderanno sempre presente (fino
al 2007) all’annuale Pellegrinaggio
dei Fanti in Val Magnaboschi la terza
domenica di giugno; qui lui si sentiva
di casa, godeva della presenza di
tanti amici, in primis dell’indimenticabile
Presidente Marcello Mantovani.
In un suo breve intervento di
saluto ebbe a dire, lui austriaco, «Val
Magnaboschi sei la mia Patria», tanto
sentiva vicino e pulsante lo spirito
fraterno dei partecipanti di varie
nazionalità, nato dal sacrificio dei
Caduti dei due eserciti qui un tempo
sepolti e rivolto all’armonia dei Paesi
d’Europa.
L’Altopiano di Asiago perde con lui
un pezzo di storia di questi ultimi 20
anni e sente doveroso ringraziarlo
per quanto ha saputo trasmettere alla
nostra comunità.
Grazie Giorgio,
ti ricorderemo sempre
in Val Magnaboschi
Scarica
il PDF
(615 KB)
Il Maggiore dei Kaiserschützen Georg Eineder e alla sua sinistra il M. M. A. Annibale Criveller Presidente dei Carabinieri in Congedo di Feltre alla cerimonia nel Sacrario di Cima Grappa. Foto tratta da “Le Fiamme d’Argento” 12/2007 a pagina 34.
© Recuperanti 2009 - stampa la pagina - invia a un amico - |