Con il nuovo Governo gli italiani in Trentino si impegnarono nell’epurazione di qualsiasi ricordo che avesse a che fare con l’Austria-Ungheria e di ogni cittadino che abbia lavorato con l’amministrazione precedente, o sospettato di poterci nutrire ancora un sentimento di favore.
Nicolini Lorenzo lavorava per le Finanze e per avere salva la vita dovette fuggire dalla sua città e sottoscrivere un ridicolo “mea culpa” con la promessa di non tornare più.
(clicca sull’immagine per ingrandire)
Io sottoscritto Nicolini Lorenzo fu Eugenio, i.r. ispeziente superiore di finanza austriaca dichiaro di essermi reso colpevole verso la cittadinanza Rivana di azioni abbominevoli in danno dei puri sentimenti italiani della città, dichiaro perciò di essere indegno di porre il piede nel suolo redento dal valore dei cittadini da mè perseguitati e non potendo impegnare la mia parola d’onore, poiché onore in me non è mai esistito, m’impegno formalmente di non por piede in Riva redenta
Riva 7 giugno 1921
Nicolini Lorenzo
Si ringrazia Mario Moser per l’invio del documento
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