da L'Adige del 6 marzo 2003 pag. 41
FLAVON - Il 6 marzo del 1898 nasceva a Flavon Emanuele Dalpiaz: l’uomo, che ha indossato la divisa di Kaiserjäger, compie oggi ben 105 anni. Residente in Francia, a Parigi, da quasi ottant’anni, l’anzianissimo noneso non ha dimenticato la sua terra (è stato in visita al paese natale nel 1998) né la sua terra ha dimenticato lui... Nella capitale francese, domenica 9 marzo, in onore di Dalpiaz viene tenuto un concerto (titolo: Canta Storia) dal Coro Lago Rosso di Tuenno: non un concerto qualsiasi, dato che il repertorio è in parte studiato appositamente per far rivivere i tempi in cui Emanuele Dalpiaz visse gli eventi del primo conflitto mondiale.
Il coro, diretto da Carlo Nicolodi, intonerà alcuni canti d’epoca: «Serbi Iddio dell’Austria il Regno», «Dov’è la mia Patria», «La canzone di Katzenau»... La serata sarà presentata da Michel Paoli (nonni di Denno, nato a Parigi nel ‘66, autore di «Vite di guerra», in cui sono riportati diari e lettere di un gruppo di Paoli di Denno), e da Marcelle Graiff, cui si deve l’idea di questo incontro speciale, nata dopo che il noto avvocato noneso ha incontrato Emanuele Dalpiaz a Flavon, nella visita datata 1998. Sostiene l’iniziativa la Regione (a Parigi ci sarà Franco Panizza), con la benedizione della «Trentini nel mondo».
Il concerto sarà tenuto domenica alle 16, presso la Sala della Missione cattolica italiana di Parigi. L’arzillo ultracentenario - forse il trentino più anziano del mondo - ha attraversato tre secoli. Nato nel 1898, a soli 14 anni veniva «precettato» da suo padre, capocomune a Flavon, cui venivano richieste quattro paia di giovani «braccia» per costruire fortificazioni a Passo Tonale, all’epoca confine tra impero austro-ungarico e regno d’Italia.
Da lassù il ragazzino, per la festa dell’Assunta (sagra di Flavon), tentava di raggiungere il paese natale; veniva arrestato per diserzione, processato in Boemia, assolto grazie all’età. Nel 1916 veniva arruolato nell’esercito austro-ungarico: era spedito al fronte in Galizia, per lui la guerra terminava «quasi» nel novembre del 1918, in Ucraina.
«Quasi» perché lì veniva fatto prigioniero dai tedeschi, che la guerra l’hanno finita qualche settimana dopo... Poi il rientro a Flavon, e la decisione di partire per la Francia, «terra di lavoro e di libertà», dove per quasi ottant’anni Emanuele Dalpiaz, mai dimentico della sua terra, vive tuttora.
G.S.
Un ricordo di Emanuele Dalpiaz. Si è spento a 107 anni
© Recuperanti 2009 - stampa la pagina - invia a un amico - |