La drammatica storia di un soldato come tanti nell´assurdità della guerra
Alessandro Delugan, classe 1888 nativo di Bolbeno nelle Valli Giudicarie presso Tione, venne arruolato nei Tiroler Kaiserjäger reparto austriaco 2° TKJ all´età di 27 anni e partì per la guerra nella primavera del 1915 ancor prima della nascita di Francesco, il padre di Luciano il quale ci invia queste cartoline del nonno.
Alessandro poté sapere della nascita del figlio e della perdita di una delle sue due bambine via corrispondenza, detenuto dal maggio 1915 in un campo di prigionia in Russia dove egli stesso si ammalò di febbre spagnola e morì.
Secondo la scheda del database del Museo Storico, Alessandro Delugan morì in Russia a Tersy G. Saratow il 15 giugno 1915 anche se la corrispondenza conservata dalla famiglia testimonia la sua sopravvivenza almeno fino al giugno 1916.
In questa pagina mostriamo tre lettere che Alessandro Delugan inviò nel febbraio 1915 alla figlia Imelda di due anni (chiamata affettuosamente Elda, scomparsa pochi anni fa nel 2005), alla moglie Matilde e alla madre Irene. Si coglie la nostalgia di casa e l´unico desiderio di riabbracciare i propri cari. Desiderio struggente purtroppo non esaudito.
Brixen, 11-2 Cara la mia Elda! |
Brixen, 11-2 Cara la mia Matilde ti mando anche questa per ricordo dell´anno di guerra che abbiamo fatto assieme alla compagnia della libera che è quella che mi tiene sempre allegro bacioni alle mie bambine e te tuo [??] Alessandro |
Alla Signora Irene Delugan Mia cara Mamma! |
Marilde Delugan Sud Tirol Giudicarie Post Tione in Bolbeno19.IV.15 Mia Casa Sposa! Ti mando questo ricordo della guerra ti raccomando di tenerla conservata questa cartolina che quando vengo voglio fare un quadro di diverse cosette, che io conservo qui. La mia salute è buona così intesi di voi tutte. la mi(a) Irene (h)a incominciato a camminare? dimmi dimmi qualche cosa? ti mando i miei saluti e baci a tutte |
In queste due schede del 1918 viene ricostruito il percorso del soldato Delugan: catturato presso Nisko in Galizia viene internato prima a Pensa, poi a Kusnezk, Gouv e Saratov dove morirà. Un viaggio lungo tutta l´Europa a migliaia di km da casa, fino alle porte dell´Asia. |
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