Arthur KrÜger
il veterano di Stalingrado
Arthur Krüger nella notte di martedì 13 gennaio 2009 è morto, nei primi giorni di dicembre 2008 era caduto dalle scale di casa procurandosi gravi lesioni alla colonna 
vertebrale, da quel brutto giorno non aveva più ripreso conoscenza. Era nato a Danzica il 12 giugno 1920, aveva combattuto nell’esercito tedesco nella Seconda Guerra Mondiale, era uno degli ultimi sopravissuti della grande Battaglia di Stalingrado e con il professore Tarcisio Scalet presidente Reduci di Russia del quale era collaboratore, sempre era presente alle commemorazioni ai Caduti, come poi sempre se lo vedeva presente come Amico degli Alpini del quale come ambasciatore del Comune di Feltre organizzò per molti anni l’incontro a Hermagor - Pontebba a Passo Pramollo (Ud).
Al termine della guerra, non potendo rientrare nella sua amata città perché occupata dalle truppe russe, si portò a Sori (Ge), cittadina situata nella costa di Levante della Liguria, dove nel periodo trascorso là come Comandante di un piccolo presidio tedesco, fu ben voluto dalla popolazione. Ne è conferma l’uscita nel 2007 a cura della Provincia di Genova in Quaderni di storia locale, di uno scritto dal titolo “La bottega del Tedesco”, non ultimo nel libro di Carlo Balestra “Fratelli nella notte” sono riportate le sue memorie dal titolo “Un Tedesco in guerra”, dove il nostro Arturo parla di quel brutto periodo, ne parla anche lo scrittore Alessandro Massignani nel libro “Alpini e Tedeschi sul Don”, uscito per le Edizioni G. Rossato. Alcuni scritti uscirono negli anni su rubriche “lettere al giornale” anche sui quotidiani Il Gazzettino, Corriere delle Alpi, La Padania e Libero.
Negli ultimi anni si era appassionato di computer e così scriveva del suo periodo di guerra nei forum: www.worldwar.it 
e www.gedenktafel, nel 2004 ha collaborato alla realizzazione del sito internet www.recuperanti.it dell’Associazione Storico Culturale Gruppo “I Recuperanti” di Mezzano (Tn) quale traduttore per la lingua tedesca. Feltre perde così un vecchio combattente e amico che sapeva stare tra la gente e amava i giovani, per niente l’ultimo suo incontro pubblico del settembre scorso portava questo titolo “Da me la mano fratello - Reich mir die Hand Bruder”.
Lascia a Feltre la moglie Signora Bruna Carazai. Piccola curiosità: viveva in Via Tortesen, poco lontano dal Cimitero dove sono sepolti i soldati Germanici caduti nel Feltrino durante la Seconda Guerra Mondiale, e dove spesso accompagnava scolaresche provenienti da varie zone d’Italia.
Le esequie si terranno nel Duomo di Feltre alle ore 11,00 di sabato 17 Gennaio 2009.
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