Nel periodo del primo conflitto mondiale Marco contava una popolazione di circa 1000 abitanti, di questi circa 200 erano impegnati con l’esercito austroungarico. Oltre a quelli che erano stati arruolati con i Kaiserjäger vi erano altri che sono stati impegnati nella costruzione di strade, forti e altre opere militari. Marco ha avuto complessivamente 28 morti caduti combattendo sui vari fronti dove era impegnato l’esercito austroungarico durante la prima guerra mondiale.
Terminata la guerra, in data 16 febbraio del 1920, il Consiglio Provinciale Tirolese inviò al comune di Marco una richiesta per portare a termine l’opera dell’impianto d’un libro d’onore per i soldati morti o scomparsi. Chiedeva inoltre se era possibile allegare pie memorie dei soldati morti.
Il 16 aprile dello stesso anno il Comune di Marco inviò alla sede di Innsbruck 23 nominativi di cui 17 risultavano morti e 6 coloro che al momento la loro morte non era accertata. Nella nota veniva pure fatto presente che al momento non era possibile accompagnare delle memorie dei soldati morti essendo le famiglie degli stessi sprovviste di tutto a causa della completa distruzione del paese. Per quanto riguarda altri 5, che pure risultavano tra i morti, non vennero inviati i nominativi per motivi diversi. I nominativi inviati sono stati inseriti nei libri d’onore (depositati presso la cappella del Bergisel-Museum di Innsbruck) che contengono i nomi e i dati dei caduti del Nord Tirolo, del Sud Tirolo e del Tirolo occidentale, periti durante le guerre di liberazione e delle due guerre mondiali.
In quel periodo il Comune di Marco pensò pure di erigere un monumento ai caduti e si approntò un apposito conto depositato nella Cassa Rurale di Marco. Nel 1925 questo conto, che era arrivato a circa 5.000 lire, venne cancellato ed il monumento non venne più fatto. Non c’è nulla di scritto ma sembra che l’idea di non erigere il monumento sia dipesa dal tipo di epigrafe che doveva essere scritta. L’allora governo italiano sollecitava che era indispensabile apparisse l’iscrizione “Morti per la patria”. I famigliari dei marcolini morti con l’esercito austroungarico si chiedevano “quale patria”? Da qui una grossa disputa che non consentì la costruzione del monumento a ricordo.
Questa memoria del passato è stato possibile realizzarla solo nel 1988 a seguito dell’iniziativa promossa dal Club “Cogni Zugna” il quale si prodigò e fece erigere una lapide a ricordo dei caduti sia della 1ª guerra mondiale che di tutti coloro che morirono a causa della 2ª guerra mondiale. La lapide a ricordo venne incastonata sulla facciata a nord della scuola elementare, successivamente a seguito dei lavori di ristrutturazione e ampliamento della scuola la lapide è stata tolta dal muro ed al suo posto venne costruito l’attuale monumento.
da Il foglio di Marco, pagina 5
Guido Modena
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