da Il Gazzettino dell’8 luglio 2005, pag. VIII
FELTRE. «Per la città un’occasione perduta. Se ci fosse stato maggior impegno da parte dell’Amministrazione, l’arciduca Otto d’Asburgo, figlio primogenito del Beato Carlo I, il 3 ottobre avrebbe potuto essere ospite di Feltre, anziché di Cortina». Una tiratina d’orecchi giunge all’Amministrazione comunale da Mario Gris, fondatore del Centro Studi Beato Carlo I. Appassionato di storia e in particolare di quella che vede intrecciarsi le vicende feltrine con quelle austriache, Gris ormai da tempo è in contatto epistolare con Otto d’Asburgo. «So che verrebbe volentieri a Feltre - afferma Gris - e per la città questa visita rappresenterebbe un importante veicolo di promozione. C’erano tutti i presupposti affinché Feltre fosse la città scelta per ospitare Otto d’Asburgo il 3 ottobre, giorno del primo anniversario della beatificazione di Carlo I, Si è persa un’occasione, ma ci sono possibilità di recupero».
I motivi dell’interesse nutrito da Otto d’Asburgo per la nostra città risiedono infatti nella presenza su palazzo Guarnieri in Piazza Maggiore di una scritta dedicata a Carlo I. Recita “Karl I Platz” e fu realizzata in occasione della visita di Carlo I a Feltre nel 1917. Lo scorso ottobre un gruppo di Schützen ampezzani, accompagnati da Gris, visitò per questa ragione Feltre e incontrò il sindaco. «Il primo cittadino - afferma Gris - in quell’occasione promise di interessarsi alla possibilità di ospitare a Feltre Otto d’Asburgo. Ad ogni modo, il restauro e l’inaugurazione della scritta in Piazza Maggiore possono rappresentare un’altra occasione per avere Otto d’Asburgo a Feltre. Si consideri che dall’altro lato di Piazza Maggiore, sui palazzetti Cingolani, esiste una scritta dedicata invece a re Vittorio Emanuele. Un fatto unico nel suo genere».
Già nel corso di questo mese, tuttavia, Feltre sarà luogo di incontro tra Italia e Austria. Il 30 luglio, infatti, giungeranno a Feltre gli Schützen di Strigno, di Cortina e del Primiero e alcuni membri dell’Associazione Croce Nera Austriaca per rendere onore ai caduti, visitando il cimitero austroungarico di San Paolo e il cimitero monumentale.
«Le Amministrazioni pubbliche - afferma Mario Gris - a partire da quella regionale, potrebbero essere interessate a numerose iniziative volte all’inserimento della Provincia di Belluno nella “Alpen-Region”».
Dina Strappazzon
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