da Il Gazzettino del 10 luglio 2005, pag. VIII
Cesiomaggiore - Non solo per Feltre, anche per Cesiomaggiore la mancata visita dell’arciduca Otto D’Asburgo nel Feltrino potrebbe rappresentare un’occasione perduta. Era infatti cesiolina la balia che accudì e allattò negli anni ‘17 - ‘18 il primogenito del Beato Carlo I d’Asburgo, che il prossimo 3 ottobre sarà ospite di Cortina. Proprio nei giorni scorsi Mario Gris, fondatore del Centro Studi Beato Carlo I, aveva dato una tiratina d’orecchi all’amministrazione di Feltre, che si è lasciata sfuggire una visita così importante, nel giorno del primo anniversario della beatificazione di Carlo I, vista la presenza su palazzo Guarnieri in Piazza Maggiore di una scritta dedicata a Carlo I. Il Comune di Cesiomaggiore non può certo vantare un simile reperto storico. Ha avuto però tra la sua gente chi conobbe di persona la famiglia imperiale D’Asburgo, servendola per ben due volte nella crescita dei figli. Giuliana Budel, originaria di Marsiai di Cesiomaggiore, partì come tante sue coetanee nel 1917 per fare da balia alla corte della famiglia regia. Soprattutto con la moglie dì Carlo I, l’imperatrice Zita Borbone, ella ebbe un buon rapporto, tanto che nel 1918 la stessa imperatrice le inviò a Cesiomaggiore una fotografia, datata 26 maggio, che ritraeva la famiglia intera, con il piccolo Otto in braccio alla madre. Una famiglia di balie rinomate, quella dei Budel, tanto che la figlia di Giuliana, Gemma, nel 1927 fu balia asciutta per il piccolo Romano Mussolini, presso la famiglia del duce. Otto D’Asburgo avrebbe così più di un motivo per visitare, come fece il padre nel 1917, Feltre e i suoi dintorni. Oltre alla visita a palazzo Guarnieri, per l’arciduca ci sarebbe la possibilità di ritornare ai suoi giorni d’infante.
Andrea Dassie
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